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[► version in English]
Gran parte del nostro Sapere è frutto del Bisogno di proteggersi dall'Ignoto e così molti dei nostri problemi di salute mentale; quando capiremo che possiamo usare il Disordine a nostro vantaggio, anziché averne paura, allora passeremo da una Cultura "del Sapere" a una Cultura "della Scoperta"
Un metodo di apprendimento delle Lingue basato sulla dimensione Frattale
Esempio di applicazione de "► Il Metodo delle Tre-Parole" al campo della Semiologia
Serie — "L'Interpretazione dei Sogni come Frattali"
1. Il Metodo di Studio basato su Tre Parole► 2. Il Metodo Non-Lineare per lo Studio delle Lingue
3. Il Serpente Arcobaleno
○ Follow-Up's (Research Main Page)
CONTENUTO
Versione Video breve con Musica
INTRODUZIONE AL "NON-METODO"
LA FILOSOFIA DEL NON-AGIRE. Questa ricerca tratta di un metodo di studio "non-lineare", dove utilizziamo il Disordine per realizzare l'apprendimento, per mezzo di una strutturazione contestuale dell'apprendimento stesso – uno studio che crea i suoi parametri mentre si sviluppa; e aspira perciò ad essere una rappresentazione del "Metodo senza Metodo", principalmente portato avanti dalla Filosofia Orientale, in particolare da Taoismo e Tantrismo (per quanto ricordo).
— Il segreto di questa filosofia è infatti il "Non Iniziare", cioè quello che si chiama Contemplazione – osservare senza agire (vedi ► Wu Wei [Wikipedia]): proprio per questo la mente inizierà a relazionarsi ad un Oggetto nel modo che le è più consono, anziché forzare un risultato secondo uno schema appreso.
- In questo senso, si può dire che "imparare" si traduce in una limitazione della stessa capacità di imparare ("Fissazione")
IL METODO FREUDIANO DELLE CONCATENAZIONI LIBERE. Come ho detto nell' ► articolo principale, il mio sistema di studio deriva però dall'Interpretazione dei Sogni – soprattutto da quando mi ero accorto che i Sogni sembravano darmi indicazioni proprio su "come interpretare i Sogni" al fine di sviluppare "Abilità di Problem-Solving".
Usando un linguaggio simbolico-stratificato, i sogni fanno riferimento a specifiche situazioni quotidiane, dove più si manifestano delle abitudini (es. tendenza all'accumulo di specifici oggetti) che bloccano il "workflow creativo".
— Generate molti anni prima in un modo Associativo, spesso per risolvere delle Ansie; col tempo diventano "abitudini inconsapevoli" che consistono in Presupposti al modo in cui affrontiamo la Realtà, impedendo la rielaborazione creativa e con essa l'evoluzione personale; ma nello stesso modo Associativo possono essere riportate alla Coscienza per innescare un cambiamento di abitudini attraverso un'improvvisa Intuizione.
- Per un esempio di "il Sogno come Spiegazione di Sé stesso", vedi la mia opera surrealista ► L'Isola della Pioggia (1996)
ABITUARSI AL CAMBIAMENTO. Un lavoro molto lungo e articolato quindi, dal quale ho dedotto che i Sogni sono un sistema molto preciso per ristabilire un atteggiamento "naturale" per affrontare i problemi – dove i Sogni pongono appunto sé stessi come "il Problema di Risolvere Problemi" – ed imparare un atteggiamento assai meno schematico che ho quindi definito "Associativo-Intuitivo e Frattale".
— La lezione dei Sogni è che non esiste una soluzione buona per tutti i problemi, perché in un sistema dinamico, l'unica regola che non cambia mai è il Cambiamento stesso.
IL DESIDERIO DI STABILITA'. Di conseguenza, Sogni e Filosofie orientali si accordano nella necessità di saper guardare le cose "senza pregiudizio".
I Presupposti sono manifestazione della paura di sprecare energie – energie che quindi non renderemo disponibili per una ristrutturazione creativa dell'esperienza (casomai, per mantenere quello stato di cose), perciò ridotta al Nozionismo e all'approccio Logico-sequenziale che riflettono un inconscio Desiderio di Stabilità, e che inevitabilmente si traducono in una tendenza all'Accumulo.
— La questione è che la Stabilità è conseguenza (più che scopo) di un'attività di rielaborazione: per questo la "Motivazione" è il vero argomento di ogni Teoria dell'Apprendimento, poiché fa la differenza in termini di capacità di superare la "resistenza al Cambiamento", in pratica, il desiderio di approfondire la conoscenza di un oggetto.
LA MATERIA OSCURA. Quando affrontiamo un Testo di studio o un Problema per la prima volta (come appunto anche un Sogno) essi sono "indecifrabili", incomprensibili – sono "Materia Oscura", un blocco compatto di informazioni e proprietà, che il più delle volte affrontiamo solo in un ordine prestabilito; ma più che un atteggiamento sistematico, in realtà serve prima di tutto la capacità di individuare Elementi e Relazioni interne per costruire un "Modello".
- Un approccio "Lineare" è tale, che se perdi una base, tutto ciò che sta sopra verrà giù. Una Rete di collegamenti fa in modo che un "nodo" malfunzionante possa essere raggiunto in più di un modo, e "riattivato", senza che tutto il sistema dipenda da quell'elemento
Il mio Metodo delle Tre-Parole è quindi solo un "trucco" per conciliare la Spontaneità (che serve per attivare le capacità analitiche) con l'Intenzionalità richiesta nella nostra società tecnologica per stare continuamente aggiornati.
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COMPLESSITA' FRATTALE. Cercare di applicare questo strumento in maniera "sistematica" sarà perciò contraddittorio: dovresti realizzarlo come "conseguenza" di un approccio non-lineare, dove usi a tuo vantaggio il "Disordine" che tu stesso hai creato separando gli elementi di un Blocco attraverso la Contemplazione analitica.
Come mi accingo ad illustrare, questo tipo di approccio "morbido" svilupperà naturalmente livelli di complessità crescenti, ovvero creiamo una dimensione logica di tipo "Frattale" che probabilmente è quella che risponde di più a come la mente "percepisce" – quindi ristruttura la Realtà.
— In particolare, selezionando casualmente le Tre-Parole come "Chiavi di ricerca" dal Materiale di Studio, otterremo degli Strumenti di analisi che avranno "la stessa forma del loro contenitore" – sono cioè dei Moduli di quell'oggetto; ma appunto per questo, quegli strumenti serviranno contemporaneamente come Impalcatura primaria per riorganizzare gli elementi che deduciamo con l'Analisi – tuttavia, in un modo che è tendenzialmente autonomo rispetto alla logica di quel testo: cioè, apprendiamo per Modellazione continua (anziché per "rispecchiamento").
USO OLISTICO DELLE FACOLTA' COGNITIVE. Ovvero, passiamo continuamente attraverso funzioni cognitive diverse e complementari – come Esplorazione casuale, Analisi e Ricerca di configurazioni, Simulazioni e Formulazione di ipotesi – però generalmente adoperate in modo separato, e ciò spesso perché la Finalità dell'attività di studio NON COINCIDE con il suo Oggetto...
IO VOGLIO
DIMOSTRARE IL SAPERE. Forse il problema più grande che gli studenti di lingue devono affrontare, è il presupposto: "Voglio imparare". Sappiamo che siamo molto più motivati quando abbiamo trascorso una vacanza in un paese straniero e ci siamo divertiti e abbiamo incontrato l'amore. Dopo l'inizio entusiasta, tuttavia, Grammatica ed Esercizi rendono difficile andare avanti, e il compito generalmente viene declassato nell'elenco delle priorità.
Questo perché quando passiamo da un approccio Globale-intuitivo, a un metodo di studio Sequenziale, facciamo anche un cambiamento psicologico fondamentale:
— Passiamo da un atteggiamento di apprendimento giocoso, incentrato sull'Attività stessa (sono interessato alla "lingua"), a qualcosa che supponiamo sia "il Modo Giusto" per raggiungere un Risultato da dimostrare alla "Società degli Adulti" (che ho chiamato Tributamento: sono interessato alla "tua opinione" su di me).
I MIGLIORI NEMICI DI NOI STESSI. Ora questo non è più "Apprendimento delle lingue", ma un sottile Ricatto nell'ambito del fenomeno sociale chiamato Comformismo (v. ► La Sindrome dell'Uomo-Pesce nel mio articolo principale):
— Quando qualcuno "vuole" un risultato, le Filosofie orientali (e i Sogni) affermano che questa è un'Illusione di Rispecchiamento, perché l'azione si conclude "entro il Soggetto" in quanto ha lo scopo di confermare i suoi confini – un'espressione di paura e dipendenza che è alla base dei Disturbi della Personalità: i nostri obiettivi non sono destinati al Miglioramento personale, ma a dimostrare che meritiamo "Protezione".
Di conseguenza, a meno che la motivazione a raggiungere un risultato non sia molto forte, o della possibilità di evitare gli ostacoli di percorso, la prospettiva di uno "sforzo" ci metterà di fronte la più forte delle resistenze: Noi stessi.
STUDIARE E' AMARE. Quando non c'è spazio per l'Intuizione e i tentativi personali, né tempo per l'Osservazione o problemi da capire, allora ciò non può essere chiamato "apprendimento" in alcuna forma. Per raggiungere una conoscenza autentica, infatti, dovremmo essere padroni della nostra dimensione personale: quindi il mio metodo non è orientato agli obiettivi, ma all'esperienza stessa di Apprendimento.
— Quello che segue è un tentativo di attivare questo atteggiamento mentale: superiamo infatti quella paura quando facciamo le cose per follia e, detto questo, per amore.
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IMPARARE UN SISTEMA DI SCRITTURA DIVERSO
UN SENSO DI DISTANZA. Immaginiamo di dover imparare una lingua completamente sconosciuta, basata su un alfabeto o un sistema di scrittura completamente diversi. Cosa suggerirebbe il metodo "sequenziale"?
- — Impariamo l'alfabeto, impariamo a leggerlo e poi acquisiamo alcune sintassi di base per esprimere frasi semplici
In questo approccio, semplicemente non c'è spazio per l'Esplorazione; e anche se lo sforzo meccanico lascerà tracce importanti nella memoria, ci sarà sempre un senso di "distanza": molto meglio essere gettati in mezzo alla folla e dover parlare subito quella lingua.
NEL MEZZO DI BABELE. Quindi "Trovarsi nel Mezzo di una Folla Caotica" è il principio che cerco di richiamare per ottenere un'acquisizione più personale; immaginiamo che questo che segue, sia il testo che dobbiamo imparare. Al momento non disponiamo di una traduzione, e al momento non importa nemmeno.
SELEZIONE CASUALE DELLE TRE-PAROLE. Le Tre-Parole creano una Configurazione con la quale successivamente possiamo "ristrutturare" l'esplorazione libera del testo – funzionano cioè come Aggregatori di concetti sparsi.
— Non ti preoccupare assolutamente di come scegli gli Elementi Casuali, poiché qualsiasi elemento all'interno di un sistema fa sempre parte di quel sistema (Logica Modulare) – quindi anche Parole, Suoni, Simboli, Immagini, etc.
LETTURA CONTEMPLATIVA-RELAZIONALE. Mettiamo per ora da parte le Tre-Parole, invece iniziamo un'esplorazione "contemplativa" del testo – spontanea, curiosa e piacevole – lasciando che si trasformi gradualmente in una ricerca di Somiglianze e Relazioni cercando di collegare autonomamente gli Elementi che emergono, stando però attenti che non diventi un lavoro meccanico. Anzi notiamo come il potentissimo Pensiero Associativo farà questo lavoro di Modellazione senza che ci sforziamo.
— In questa fase è molto importante allenare la Memoria Breve: quindi ricordiamoci ogni tanto di chiudere gli occhi e riorganizzare mentalmente le nostre operazioni. All'inizio tuttavia sarà difficile ricordare qualcosa di più complesso che semplici "impressioni".
In ogni caso, trascorrendo tempo in questo esercizio, la tua mente sta lentamente "prendendo la forma" di quel linguaggio e ti darà la sensazione di poterlo già parlare. Questo concetto deriva dallo Yoga per quanto ne so, si chiama "samyama", ed è infatti molto vicino al meccanismo istintivo di Imitazione – e qui ritorna in gioco l'amichetta/o delle vacanze: per il cervello animale, la Ricerca di Schemi è un atteggiamento molto più naturale che Leggere riga per riga.
IMPARARE SENZA SFORZARE LA MEMORIA. Proviamo allora a rendere questo processo un "flusso di lavoro continuo", senza interruzioni: il che è quindi come parlare già quella lingua, anziché accumulare vocaboli. Il Pensiero associativo rende tutto più fluido.
RIORGANIZZARE CON LE TRE-PAROLE. Senza aspettare troppo, riprendiamo le Tre-Parole su un foglio di carta, e riorganizziamo gli Elementi per mezzo di Catene di Associazioni: ti renderai conto che la tua mente è in grado di ricodare MOLTO DI PIU' e più a lungo, e che possiamo strutturare da noi il nostro percorso di studio (Auto-Motivazione) grazie al Pensiero Intuitivo:
— Inizialmente cercheremo di stare in linea con ciascuna Parola, ma poi tutto tenderà a mischiarsi finché arriveremo a considerazioni sempre più globali, concludendo così l'indirizzo per la prossima ripetizione (ad es. forse non abbiamo chiara la distinzione fra certe due lettere, etc) e così via.
AUMENTARE IL LIVELLO DI COMPLESSITA'. In un processo di crescita "frattale" della conoscenza, i Gruppi definiti a partire da semplici Elementi, si ridurranno sempre di più ad "Elementi" a loro volta (es. gruppi di lettere, radici e desinenze): in questo modo saremo in grado di individuare strutture sempre più complesse.
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CONCLUSIONE
Questo ciclo di passaggi serve ad una semplice cosa: riflettere sulla conoscenza. Una conoscenza che non viene rielaborata e condensata è tempo perso. In questo modo invece non solo consolidiamo delle nozioni, ma – strutturando autonomamente il nostro percorso – agiamo anche sulla nostra autostima: questo infatti è un metodo auto-motivante perché l'apprendimento stesso ci "chiama" a costruire una competenza sempre maggiore.
TUTTO IL SAPERE E' "LINGUA STRANIERA". Usando questo metodo si può imparare tutto, perché fornisce un approccio talmente naturale e progressivo che non esisteranno più "materie troppo complicate".
— In un certo senso infatti, possiamo concludere che "tutto è Linguaggio" – che ogni singolo campo di sapere umano è una "Lingua Straniera" con dei Segni, una Terminologia e Concetti specifici, ma sempre più familiari ad ogni nuovo ciclo di rielaborazione.
E non dimenticare che se non crei il Disordine non avrai il tuo Ordine
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LA FILOSOFIA MODERNA DEL DISORDINE. Così quindi è come, grazie ai miei studi artistici sulla Forma delle Nuvole, anche io entro in una corrente di Ricerca d'avanguardia, che cerca nei Moti Caotici una chiave di interpretazione universale, anche nelle Scienze Cognitive; credo allora che aver trovato una pubblicazione con lo stesso titolo (► Language Learning from the Perspective of Nonlinear Dynamic Systems (Peltzer-Karpf, Hohenberger)) possa essere di buon auspicio.
Grazie per la lettura.
Bonus Video: Qualunque sia il Metodo, Trova il Tuo Metodo
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